venerdì 23 luglio 2010

Scrotale

mercoledì 21 luglio 2010

BeataViscera

sabato 17 luglio 2010

Ultreya!Suseya!

venerdì 16 luglio 2010

Bauci




Dopo aver marciato sette giorni attraverso boscaglie,
chi va a Bauci non riesce a vederla ed è arrivato. I sottili
trampoli che s’alzano dal suolo a gran distanza l’uno
dall’altro e si perdono sopra le nubi sostengono la città.
Ci si sale con scalette. A terra gli abitanti si mostrano di
rado: hanno già tutto l’occorrente lassú e preferiscono
non scendere. Nulla della città tocca il suolo tranne
quelle lunghe gambe da fenicottero a cui si appoggia e,
nelle giornate luminose, un’ombra traforata e angolosa
che si disegna sul fogliame.
Tre ipotesi si dànno sugli abitanti di Bauci: che odino
la Terra; che la rispettino al punto d’evitare ogni
contatto; che la amino com’era prima di loro e con
cannocchiali e telescopi puntati in giú non si stanchino
di passarla in rassegna, foglia a foglia, sasso a sasso,
formica per formica, contemplando affascinati la propria
assenza.

Le città invisibili - Le città e gli occhi. 3. - Italo Calvino

giovedì 15 luglio 2010

IlCamminoDiSantiago

Atlante



L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

lunedì 12 luglio 2010

MioFratelloE'FiglioUnico

MusiqueDeTapisserie

sabato 10 luglio 2010

IlCafoneAll'Inferno



Allora Lucifero, sentendo queste cose, chiamò a sé tutti i diavoli e disse loro:” Fratelli, come ha potuto constatare coi suoi occhi questo nostro fratello che viene di lassù, noi stiamo per essere sopraffatti da un altro inferno che ci fa concorrenza. Dunque, per conservare la nostra sovranità, prendete tutti gli attrezzi e andiamo a stabilirci nel Tavoliere delle Puglie”.

venerdì 9 luglio 2010

MusicaPerOrganiCaldi



"Come si immagina Dio?"
"Capelli bianchi, barba lunga e niente uccello."

giovedì 8 luglio 2010

Don'tTry



Tutti abbiamo udito la donnetta che dice: "oh, è terribile quel che fanno questi giovani a se stessi, secondo me la droga è una cosa tremenda." poi tu la guardi, la donna che parla in questo modo: è senza occhi, senza denti, senza cervello, senz'anima, senza culo, né bocca, né calore umano, né spirito, niente, solo un bastone, e ti chiedi come avran fatto a ridurla in quello stato i tè con i pasticcini e la chiesa.

mercoledì 7 luglio 2010

RaddrizzatoreAPonteDiGraetz

Eufemia



A ottanta miglia incontro al vento di maestro l’uomo raggiunge la città di Eufemia, dove i mercanti di sette nazioni convengono ad ogni solstizio ed equinozio. La barca che vi approda con un carico di zenzero e bambagia tornerà a salpare con la stiva colma di pistacchi e semi di papavero, e la carovana che ha appena scaricato sacchi di noce moscata e di zibibbo già affastella i suoi basti per il ritorno con rotoli di mussola dorata. Ma ciò che spinge a risalire fiumi e attraversare deserti per venire fin qui non è solo lo scambio di mercanzie che ritrovi sempre in tutti i bazar dentro e fuori l’impero del Gran Kan, sparpagliate ai tuoi piedi sulle stesse stuoie gialle, all’ombra della stessa tenda scacciamosche, offerti con gli stessi ribassi di prezzo menzonieri. Non solo a vendere e a comprare si viene ad Eufemia, ma anche perchè la notte accanto ai fuochi tutt’intorno al mercato, seduti sui sacchi o sui barili o sdraiati su mucchi di tappeti, a ogni parola che uno dice -come “lupo”, “sorella”, “tesoro nascosto”, “battaglia”, “scabbia”, “amanti”- gli altri raccontano ognuno la sua storia di lupi, di sorelle, di tesori, di scabbi, di amanti, di battaglie. E tu sai che nel lungo viaggio che ti attende, quando per restere sveglio al dondolio del cammello o della giunca ci si mette a ripensare tutti i propri ricordi a uno a uno, il tuo lupo sarà diventato un altro lupo, tua sorella una sorella diversa, la tua battaglia altre battaglie, al ritorno da Eufemia, la città in cui ci si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio.

Le città invisibili - La città e gli scambi. 1. - Italo Calvino

lunedì 5 luglio 2010

Vestigiale

venerdì 2 luglio 2010

PerpetualMotion